La sfida dei 5nm
Sicuramente Apple con la messa in vendita degli M1 ha alzato notevolmente l’asticella scendendo in campo in due ambiti: le performance e l’ecologia
Sulle performance, riscoprendo la tecnologia RISC di ARM, e ponendosi sul taglio del silicio a 5nm, mentre Intel lo farà a 7nm ma dal 2022, si è posta su una autostrada che la porterà velocemente ai vertici commerciali
Unico problema, il salto da x86 ad ARM non è proprio così indolore, anche se alleviato da Rosetta 2, tutti gli sviluppatori dovranno aggiornare i compilatori e riscrivere buona parte delle loro librerie per poter sfruttare a pieno le potenzialità messe a disposizione dal M1 e della nuova instruction set ARM (qui la lista dei software che sopportano M1 in modo nativo)
Ma c’è anche un altro aspetto che pone M1 sulla corretta via, un mondo sempre più attento agli eventi ecologici e quindi al consumo di energia, tanto da esserci movimenti che rasentano il fanatismo, fanno si che i pochi watts consumati dal M1, pongono questo processore molto in avanti rispetto alla concorrenza, considerando pure che al suo interno ci sono tante belle cose tra cui, oltre la GPU, anche un neural engine dedicato al machine learning
Se si tenta di fare un confronto con AMD Raizen e Intel I9, si capisce subito che c’è veramente poco da scherzare, stiamo parlando di CPU da 10-14nm di taglio estremamente più alto rispetto ai 5nm del M1 e consumi dai 65 ai 135w, in pratica dei “scalda pizzette”
In questo momento Apple ha per le mani un sistema che può brandire come una mazza da baseboll verso i diretti concorrenti (tomshardware)
Sono convinto che l’uscita del M1 porrà alla lunga in serie difficoltà Intel e AMD e di conseguenza Windows di Microsoft se quest’ultimi non si danno una regolata
Fate attenzione che buona parte dei test sono drogati dal fatto che le librerie sicuramente non sono perfettamente allineate alle capacità del M1, ed ecco perché ad oggi è complesso fare raffronti con applicazioni del “mondo reale”
La mia speranza che l’uscita di questa nuova classe di processori possa essere da traino verso una maggiore responsabilità nei consumi, quindi sull’impatto ambientale, se pure veloce ancora meglio, e schiodi AMD e Intel dall’apatia a cui ci hanno abituato