Contratto di Manutenzione
Uno degli aspetti importanti della Security è quello della Manutenzione dei sistemi di Physical Security
Non è semplice redigere un buon contratto di manutenzione e spesso è richiesto una rivisitazione dello stesso almeno una volta l’anno, vuoi perché possono esserci delle aggiunte vuoi perché possono cambiare le necessità e le aspettative in termini di performance che si desiderano raggiungere
Ormai i sistemi di Physical Security si basano sempre più su sistemi IT, da cui si ereditano tutte le buone “maniere” riguardanti la manutenzione software, backup, pathching, etc., quello che però potrebbe accadere che i tempi di ripristino, quindi gli SLA, siano differenti tra la parte IT e i componenti di campo, come sensori, telecamere, etc., andando ad inficiare il buon funzionamento dell’intero sistema
Un buon contratto di manutenzione, e ovviamente l’azienda che ci sta dietro, ha anche il compito di indicare tutte quelle migliorie che si possono apportare all’impianto nonché delineare delle strategie e percorsi di revamping dell’impianto stesso
Poi i più “audaci” e con più anni di esperienza possono spingersi su concetti di Predictive Maintenance e di documentazione di impianto basato su BIM, campionamento digitale (fotografia immersiva, nuvol di punti) o AR
Comunque alla fine dei conti è fondamentale che dietro un contratto di manutenzione ci sia un buon progettista che sappia anche traguardare in avanti per effettuare quelle scelte strategiche che possano portare performance e contenimento dei costi